Buon compleanno

Ero su un autobus da non so quante ore, era notte ed ero partito alle quattro di mattina, avevamo scavalcato montagne e guadato fiumi,gente era salida e scesa nelle varie localitá, galline, galli da combattimento, vicini di posto, visi con caratteri delle tribú, giovani militari, poi piú il viaggio continuava sempre meno viaggiatori, l'autobus di era rotto anche un paio di volte ma loro, autista e aiutante si sdraiavano sotto e con chiavi inglesi sapevano forse che fare,e quando gli mancava qualche attrezzo fermando altri autobus o camión si facevano prestare quello giusto ed eravamo sempre ripartiti.
I finestrini tutti aperti perché agli orientali generalmente piace l'aria e in Birmania particolarmente, comunque in quella parte di viaggio vi erano solo due o tre viaggiatori ma io lasciavo tutto aperto e le tende svolazzanti anche se faceva freddino.
Ero dunque in Birmania o Myanmar come era stata rinominata a fine anni '80 dalla giunta al potere.
Un lungo amore con la Birmania e i birmani il mio, che durava da molti anni e molti viaggi.
Era il dieci febbraio,dunque il mio compleanno, anche se ora non ricordo di quale etá.
Finalmente l'autobus si fermò nella pianura per fare pipí.
Mi allontanai di qualche passo per sgranchire le gambe e la schiena e mentre sentivo l'aria tiepida ora che non ero su un mezzo lanciato in velocità sentivo la pace che regnava intorno, avevano spento il motore e il silenzio era rotto solo da versi di animali in lontananza, guardai verso l'orizzonte dove si scorgeva ancora una scura tonalitá cremisi e si intuivano i profili di probabili palme lontane pensai:
- Che bel compleanno -
Felice di quella sensazione di libertá che solo i viaggi sapevano darmi.
In quel momento alzai progressivamente lo sguardo fino al nero stellato sopra di me e una stella cadente attraversó tutto lo spazio cielo.
Non mi trattenni dal dire sorridendo :
- Ok Ok grazie ma cosí é fin troppo..- L'autista rimise in moto e via, ripartimmo nella notte per chi sa dove.